Fabrizio Di Marco: partner della nostra gente da 110 anni

Parla il direttore generale di Bcc Sangro Teatina: "Sosteniamo il territorio mantenendo una gestione prudente. E i numeri ci danno ragione"

Fabrizio Di Marco (1)
10 maggio 2013
La Mia Banca | 

95 per cento. E' la quota di risparmio che Bcc Sangro Teatina investe nel territorio. Che, in soldoni, significa: mutui, credito alle imprese, prestiti, sostegno, contributi. Dietro quella percentuale c'è tutta la filosofia di questo istituto giunto al traguardo dei centodieci anni di vita. Una filosofia diventata prassi quotidiana nei desideri del fondatore, don Epimenio Giannico, e nelle generazioni di banchieri, direttori, amministratori e dipendenti che nel tempo hanno dato gambe e polmoni ad un sogno divenuto realtà, oggi protagonista nella grande rete nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, fatta di quattrocento istituti - giuridicamente autonomi - con 4.400 sportelli, coordinate politicamente dalla Federazione delle Bcc e, operativamente, da Iccrea. Fabrizio Di Marco, attuale direttore generale di Bcc Sangro Teatina, la più antica di Abruzzo e Molise, ci racconta questa esperienza quotidiana di credito.

 

Direttore, dopo centodieci anni che cos'è la Bcc Sangro Teatina? Lo spirito originario vive ancora nell'attuale istituto?

La nostra banca fa esattamente quello che fanno le banche di dimensioni maggiori, ma con una differenza sostanziale: fa banca "sul territorio", per scelta e per statuto. Così voleva don Giannico, così è sempre stato, così continuiamo a fare: il 95 per cento dei risparmi che ci vengono affidati lo investiamo sul nostro territorio. In altri termini, preferiamo scommettere sulle imprese locali e sulla nostra comunità piuttosto che giocare d'azzardo, come fanno in troppi. Dopo centodieci anni, continuiamo ad essere la banca sicura che non specula sugli interessi di clienti e soci ma investe in essi perché dalla salute del territorio dipende il benessere di tutti, anche il nostro. Così, mentre altri parlano molto di finanza e poco di risparmio, noi preferiamo dedicarci all'economia reale. Non è un caso che, per i festeggiamenti dei centodieci anni, abbiamo scelto uno slogan che dice "La migliore difesa non è l'attacco ma l'attaccamento al territorio".

 

Quali i numeri che confermano questa filosofia?

Bcc Sangro Teatina ha un patrimonio di circa 28 milioni di euro, che altro non è che il frutto di centodieci anni di sacrifici di intere generazioni. E, soprattutto, abbiamo un patrimonio umano fatto di competenza, coesione, passione che rappresenta il nostro fiore all'occhiello, cui si devono risultati significativi: negli ultimi cinque anni proprio il patrimonio è aumentato del 14,46 per cento, i soci del 61,80 per cento, la raccolta complessiva del 32,83 per cento, gli impieghi del 25,48 per cento, le filiali del 33 per cento, il personale del 38 per cento. Il nostro rapporto tra depositi e impieghi è del 71 per cento, che significa che siamo una banca molto liquida. Ma anche molto solida: l'indice Tier1 utilizzato dalla Banca d'Italia per valutare proprio la solidità di un istituto è del 14,32 per cento, ben superiore dell'8 per cento considerato come soglia minima.

 

Come si sta muovendo la Bcc in questo periodo di crisi economica?

La nostra banca non è immune alla crisi, ma essere "banca del territorio" non è solo uno slogan, peraltro costantemente imitato dagli istituti di credito verticali: vuol dire essere realmente accanto alle persone, che sono ciò che ci interessa davvero. E così, in questo periodo, abbiamo dato vita a nuove misure come l'anticipo cassa integrazione, la sospensione mutui, vari finanziamenti agevolati agli artigiani, il microcredito in collaborazione con la Caritas, il progetto Buona Impresa per sostenere i giovani. E' proprio quello che continueremo a fare nei prossimi mesi mantenendo una gestione prudente della nostra banca per andare a vantaggio e tutela di tutti nostri clienti e soci.

 

Le banche sono nel mirino di parte dell'opinione pubblica.

E' vero: spesso si parla di soldi regalati dalla Bce agli istituti di credito. Anche noi abbiamo usufruito di soldi a basso costo, pur non avendone bisogno, ma con quei soldi abbiamo sostenuto il nostro Paese, acquistando titoli esclusivamente dello Stato italiano, e non restringendo il credito ma, invece, abbiamo continuato a concedere fidi al territorio. Inoltre, da sempre puntiamo su un progetto che ci sta molto a cuore, quello di educazione finanziaria: vogliamo che i prodotti bancari siano venduti in maniera consapevole per rispettare il sudore del risparmio. Nessuno dei nostri clienti ha mai perso un solo euro del proprio risparmio. Da noi niente titoli tossici come bond argentini, Cirio, Parmalat e Lehman Brothers.

 

Quale politica avete attuato nei confronti delle imprese?

Abbiamo scelto una grande chiarezza di comunicazione nei confronti delle tante aziende delle due regioni, che non vogliamo considerare come controparte ma partner da affiancare. La nostra struttura, anche se complessa, è molto agile dal punto di vista operativo: questo ci permette di sostenere diversi processi aziendali locali, fornendo consulenza con professionalità.

 

Il vostro sostegno solo a famiglie e imprese?

No. In attuazione dell'articolo 2 dello statuto, che parla espressamente di una banca al servizio del bene comune, finanziamo tantissime iniziative culturali e di solidarietà, contribuendo alla crescita umana dei nostri territori.

 

Quali i servizi più innovativi di Bcc Sangro Teatina?

Siamo una banca multicanale dove accanto allo sportello tradizionale, seppur rivisitato nella logica del discret banking con uffici accoglienza al posto dei banconi open space, ci sono servizi come le macchinette "cash in cash out" per cambiare i soldi, l'home banking e, a breve, il mobile banking (che permette molte operazione da smartphone) fino alla banca "drive in" che sorgerà nella zona industriale, permettendo al cliente di fare alcune operazioni direttamente in macchina. Ma tutto questo sarebbe niente senza quella che mi piace definire "la grande famiglia Bcc": i nostri settantasei dipendenti che hanno un'età media di 42 anni, e una media di 15 anni di servizio. Un team affiatato, che sente molto il senso di appartenenza, grande artefice dei nostri risultati.

 

Cosa c'è nel futuro della banca?

Continuiamo a finanziare l'economia reale, la gente e le famiglie con semplicità e sincerità, come abbiamo sempre fatto in centodieci anni.