Foto Video Pizzi: il sacrificio, la serietà e le belle immagini

Da ben 65 anni, un negozio di fotografia che ha saputo coniugare stile e innovazione. Di padre in figlio, una storia che va avanti e guarda al futuro: “Reinventarsi senza perdere le radici. Con Bcc accanto”

Foto Video Pizzi Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2020
La Mia Banca | 

Foto Video Pizzi compie 65 anni: una realtà ormai iconica di Atessa, da sempre in prima linea nel racconto per immagini di eventi, feste, occasioni speciali e molto altro. Ne parliamo con il titolare, Nino Pizzi, che ha preso le redini dell’attività dal padre Umberto.

 

Nino, come sono stati questi anni?

Anni di grandi sacrifici ma anche di tantissime soddisfazioni, professionali ed economiche. Ricordo ancora quando papà stampava di notte e stava in negozio di giorno: praticamente noi figli, ancora piccoli, non lo vedevamo mai. Le continue evoluzioni di questo settore, dal bianco e nero al colore, dall’analogico al digitale, ci hanno costretti a stare sempre al passo con le nuove tecnologie con continui corsi di aggiornamento e adeguamenti delle attrezzature. Siamo fieri della nostra storia che ci ha permesso di conoscere e servire migliaia di famiglie anche fuori regione e all’estero.

 

Quali le soddisfazioni più grandi in tutti questi anni?

Credo che la soddisfazione più grande di un genitore sia vedere progredire i propri figli e il proprio lavoro. Mio padre è andato via da casa di mio nonno che aveva solo 14 anni per fare il garzone in una bottega di fotografia dell’allora Ernesto Piscicelli, fotografo di Atessa, e da lì in poi è stato un crescendo continuo, complice anche il boom economico degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.

 

Cosa è rimasto dello spirito originario di tuo padre?

Il sacrificio e la serietà. Due regole fondamentali pagate anche da me a caro prezzo. Il sacrificio perché, da ragazzino, ero sempre impegnato con mio padre anche quando gli amici andavano a giocare in piazza o al mare o in montagna: la domenica si lavorava sempre mentre gli altri si divertivano… La serietà perché con chiunque abbiamo avuto a che fare, clienti o fornitori, abbiamo fatto in modo che avessero un bel ricordo di noi, scelta che alla fine paga sempre. Ancora oggi abbiamo aziende disposte a darci piena fiducia perché sanno che non li abbiamo mai deluse.

 

Cosa hai apportato tu al vostro studio?

Ho iniziato anch’io molto giovane, ma sono subentrato ufficialmente nel 1989. Ho avuto subito la sensazione di dover cambiare qualcosa e ho costretto mio padre a stravolgere strutturalmente il negozio con interventi importanti che all’epoca facevano paura per le somme previste, ma lui mi ha sempre assecondato e si è fidato delle mie idee. Il salto di qualità si è sentito subito grazie anche al periodo favorevole e da lì in poi abbiamo stravolto questo locale per ben tre volte ed ogni volta è stato un nuovo inizio reinventandoci anche i settori merceologici.

 

Che cosa significa fare fotografia ai tempi dell’esplosione delle immagini sui social? Come cambia il ruolo del fotografo?

Credo che in questo periodo abbiamo toccato entrambi gli eccessi: la valanga di immagini che vengono riversate ogni giorno sui social dà l’idea di quanta poco valore si dia ad uno scatto pur di mettere qualcosa in rete. Allo stesso tempo, abbiamo la possibilità di godere ogni tanto di veri e propri capolavori fatti da persone che spesso non hanno capacità tecnica ma hanno un gusto innato da fare invidia a chi ne sa di più… Il ruolo del fotografo spesso è quello di spronare chi ha queste doti. Sono convinto che una foto per essere apprezzata in pieno debba essere stampata. La carta ha un valore valutativo diverso, e pare che adesso questo settore, che per un po’ ha sofferto, torni a dare segnali di movimento.

 

Cosa differenzia la foto di un professionista da quella di un semplice appassionato di tecnologia?

La tecnologia attuale su tutti gli apparecchi di ripresa di ultima generazione permette a tutti di poter fare foto perfette: spesso il valore aggiunto di un professionista sta nella sua capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, con la migliore esposizione, la migliore scelta di inquadratura… Insomma, con tutte quelle caratteristiche dettate dall’esperienza maturata anche sugli errori commessi.

 

Come è stato il rapporto in tutti questi anni con la Bcc Sangro Teatina?

Siamo sempre stati clienti Bcc e dell’allora cassa rurale: è sempre stata presente in ogni nostro progetto, e senza di loro non avremmo potuto realizzarne neanche uno. Siamo partiti da zero e dopo 65 anni siamo ancora qui anche grazie al loro aiuto e alla loro immensa disponibilità.

 

Cosa c’è nel futuro di Foto Video Pizzi?

Questo ultimo anno ci ha fatto capire che non bisogna mai adagiarsi sugli allori: quelle che erano certezze lavorative sono state spazzate via nel giro di qualche mese. Siamo fiduciosi per il futuro: torneremo a fare quello che abbiamo fatto fin ora ma nello stesso tempo stimo valutando nuove idee sempre legate al mondo dell’immagine. Abbiamo capacità tecniche e tante idee che possono esser vincenti. Lo abbiamo già fatto e lo faremo ancora: non finiremo mai di reinventarci con la speranza di avere sempre dei validi partner come la Bcc.