Un press tour in una terra che sa conquistare
Quattro giornalisti hanno effettuato un viaggio nella provincia di Chieti, tra arte, cultura, paesaggio ed enogastronomia: ecco cosa hanno scoperto della nostra terra
“Lungo le vie della Transumanza: i sapori e i paesaggi dell'Abruzzo Citeriore” è il titolo del tour rivolto alla stampa specializzata per far scoprire un territorio ricco di realtà produttive e ambienti significativi. Uno strumento efficace per leggere e vivere il paesaggio ancora poco esplorato e ingiustamente trascurato dai circuiti turistici. Il press tour, svoltosi a marzo, ha permesso di far conoscere più da vicino la provincia di Chieti. Organizzato da Alba Simigliani, Nicola Zinni e Giuseppe Simigliani, collaboratori della rivista InformaCibo by Saporie, ha visto la sua realizzazione grazie al sostegno e al contributo di Bcc Sangro Teatina, con il patrocinio dei Comuni di Casalbordino e di Vasto.
I giornalisti Clara Ippolito da Roma, Clara Mennella, Guido Gabaldi e Rosalia Cardone da Milano hanno avuto l'opportunità di scoprire sapori evocativi della millenaria civiltà pastorale a conoscere da vicino la storia dei pastori transumanti. Gli ospiti “erranti” hanno potuto vivere l'Abruzzo attraverso l'esperienza, l'emozione e il fascino di alloggiare nelle primordiali case costruite in terra e paglia a Casalincontrada, passare dalla terra cruda al vino cotto di Roccamontepiano, dall'artigianato artistico e i dolci tipici di Guardiagrele alla spiritualità dell'abbazia di San Giovanni in Venere, dalla Cantina Storica Frentana di Rocca San Giovanni all'antica biblioteca della Basilica della Madonna dei Miracoli di Casalbordino; dalla tenuta del Feuduccio ad Orsogna alla Cantina Sociale sul Regio Tratturo che al Lido di Casalbordino lambisce il mare, fino all'arte, l'archeologia, le bellezze paesaggistiche e alle specialità culinarie e gli ottimi vini dell'Azienda Fontefico di Vasto e del vastese.
Guido Gabaldi, su ilgiornale.it, ha commentato: ”Con una varietà di paesaggi così accentuata, dai 2.793 metri della Maiella alla Costa dei Trabocchi (palafitte per la pesca costiera), la provincia di Chieti si offre al turista come anti-depressivo naturale. Con le colline alte, medie e basse a fare da scalinata verso il mare. Avete presente la pianura piatta e desolata, punteggiata di paesini anonimi e fattorie ultramoderne, scatolone da scarpe sparse qua e là nel verde? Come fa il guidatore in vacanza a non appisolarsi o immalinconirsi? Ecco, qui è proprio il contrario: è il paesaggio a darti una sveglia frizzante non appena arrivi, una sveglia di rumori campestri e visioni di fiumi, torrenti, boschi, pecore al pascolo, cime innevate e parchi naturali”.
Clara Ippolito su Radio Godot di Roma e su Buongiorno Italia, la rivista per i ristoratori in Germania, titola “Abruzzo Felix” il suo articolo: "È un angolo felice d'Italia, questo territorio protetto da montagne maestose che si addolciscono fino a lambire il mare, ricco di una cucina eterogenea agropastorale e ittica. Lo dimostrano i giacimenti golosi dell'Abruzzo Citeriore, quello che abbraccia la provincia di Chieti con tutta la sua biodiversità: tangibile, raccontata e offerta a chi entra in contatto con questo distretto e con gli abruzzesi, popolo forte e gentile, generoso e ospitale, depositario di un patrimonio unico di cibi e vini”.
“Una concentrazione di golosa accoglienza - sottolinea Clara Mennella vicedirettrice di Italia a Tavola -. Un viaggio nel viaggio da esplorare accuratamente e a cui dedicare sicuramente un tempo adeguato e un racconto più lungo e dettagliato in un prossimo Tour!”
Tra le tante tappe effettuate, a Guardiagrele la Pasticceria Lullo per degustare le “Sise delle Monache”: “mistica opulenza” di soffice pan di spagna farcita di crema pasticcera a cui tutti dedicano generosi apprezzamenti. Ha conquistato tutti, poi, il grande fascino dell'abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia, esempio di romanico tra i più antichi ed importanti complessi benedettini, sulla collina che domina la Costa dei Trabocchi. A pochi chilometri, un altro luogo suggestivo ha conquistato i “viandanti”: Casalbordino, il suo lido e la frazione Miracoli. Qui dove il Regio Tratturo lambisce il mare, si concentrano i sapori e si trovano le espressioni più intense della tradizione agropastorale. Nel lungo cammino dai monti al mare e viceversa, sono stati i pastori a barattare il cacio con le uova dei contadini dando vita, così, ad uno dei piatti più intensi e tipici della tradizione culinaria locale che si ritrova come base fondante di molte specialità del territorio: dalle classiche “pallotte cac' e ove” ripassate nel pomodoro, al ripieno che si sposa con il mare nei calamari o nelle seppie, o, aggiunto battuto ai fegatini d'agnello e in mille altri modi lascia un segno indelebile nella memoria. E tanto altro ancora, accompagnato dai vini della Cantina Sociale Madonna dei Miracoli dove ogni anno in agosto si svolge una grande festa intitolata proprio “Tarallucci e Vino”.
Clara Mennella dedica tutto un capitolo ai dolci scoperti in questo press tour: "Dai Fiadoni alle Sise delle Monache, dalle Pupe ai Cavalli pasquali ai Bocconotti e ai Tarallucci, in Abruzzo brilla l'arte del dolce. La gastronomia dolciaria abruzzese è un vanto per la regione … ed è forse la punta di diamante di tutta la gastronomia” scrive ancora su Italia a Tavola. Ma Casalbordino non è solo mare, accoglienza, enogastronomia di qualità, vuol dire anche turismo religioso per la presenza della Basilica di Santa Maria dei Miracoli, e della attigua antica biblioteca che custodisce preziosi manoscritti, incunaboli e testi di rara bellezza che contribuiscono ad accrescere lo stupore e l'attenzione degli ospiti. Lungo la via dei pastori che porta con sé un immenso patrimonio di storia, di cultura, di religiosità, di tradizioni e sapori ancestrali, si sono potuti fare ancora sorprendenti scoperte proseguendo per Vasto, rara perla dell'Adriatico. “Chicche di gusto che lasciano il segno, lo ricorda anche Rosalia Cardone su Eventi Dop parlando dei Tarallucci, impreziositi dalla singolare marmellata di uva Montepuciano d'Abruzzo, il vitigno più rappresentativo di tutta la regione, benedetto dalla doc”. “Un’offerta di viaggio culturale, esperienziale, enogastronomico e ricreativo che potenzialmente potrebbe non trovare eguali” hanno affermato con convinzione i partecipanti. Una esperienza che resterà a lungo nella memoria dei giornalisti che ancora continuano a parlarne diffusamente sulle loro testate.
Alba Simigliani
Foto di Nicola Zinni